mercoledì 20 gennaio 2010

ANTONIO DI PIETRO A VERONA

Riceviamo da www.franchetto.net e pubblichiamo:

Lunedì 25 gennaio alle ore 11, nella Sala Rossa della Provincia di Verona Antonio Di Pietro, presidente di Italia dei Valori, presenterà la lista dei candidati alle prossime elezioni regionali, tra cui spicca il nome di Gustavo Franchetto. Le elezioni, che rinnoveranno le fila dei consiglieri regionali (durano in carica 5 anni), sono previste per domenica 28 e lunedì 29 marzo 2010, e formeranno la nona legislatura del Consiglio regionale del Veneto.

www.vicenzapopolare.blogspot.com

martedì 12 gennaio 2010

FRANCHETTO (IDV) SU TELEARENA

Riceviamo e pubblichiamo:

Ricordiamo che Franchetto sarà in televisione, su TeleArena, martedì 12 gennaio, alla rassegna stampa del mattino, dalle ore 7.45 alle 9. Dall'altra parte del tavolo dovrebbe sedere l'assessore regionale all'ambiente, Giancarlo Conta (PdL). Scommettiamo che si parlerà anche dell'inceneritore di Cà del Bue?

lunedì 23 novembre 2009

IDV: CONVEGNO SU MAFIA E AFFARI

Riceviamo e pubblichiamo:

Mafia e affari a Verona. Un titolo-choc per una realtà con cui anche il tessuto economico e sociale della nostra città devono fare i conti, ormai. L’Idv di Verona, per discuterne, ha organizzato la serata di venerdì 27 novembre alle 20.30 in sala Lucchi (Verona, zona stadio), con il Procuratore della Repubblica scaligero Mario Giulio Schinaia, il deputato di Italia dei Valori Leoluca Orlando (ex sindaco di Palermo), Salvatore Borsellino (fratello del magistrato ucciso dalla mafia) ed Enzo Guidotto, già consulente della Commissione parlamentare antimafia. Modera l'evento l'on. Antonio Borghesi, vicecapogruppo IdV alla Camera.

venerdì 20 novembre 2009

ACLI IN AMERICA LATINA

Una settimana di incontri tra Argentina, Brasile e Uruguay

Roma, 20 novembre 2009 - Partirà lunedì 23 novembre, da Buenos Aires, la missione delle Acli in America Latina con una delegazione guidata dal presidente Andrea Olivero e da Michele Consiglio, vicepresidente nazionale e responsabile del dipartimento Rete mondiale aclista. La missione durerà una settimana, fino a sabato 28 novembre, e toccherà tre tappe: Argentina, Brasile e Uruguay.
La delegazione si tratterrà a Buenos Aires fino al pomeriggio di mercoledì 25 novembre, incontrando il Console generale italiano Giancarlo Maria Curcio oltre ai presidenti delle Associazioni regionali e la Federazione dei Circoli sardi. Per la serata di mercoledì è in programma l'arrivo a San Paolo, in Brasile.
Ad attendere la delegazione ci sarà un ricevimento per la V settimana Pirelli del cinema italiano cui seguirà, nella mattinata del 26, la prima riunione per il progetto Artesolidaria. A San Paolo sono in programma un incontro con il vice sindaco, il Console generale Marco Marsilli e il vescovo di Avezzano Pietro Santoro.
La delegazione parteciperà a una messa per le vittime del terremoto in Abruzzo e all'apertura del seminario sul progetto Ites ideato dalla società Italia Lavoro.
A questi impegni si aggiungono gli incontri con gli Alpini al Circolo italiano e con le suore missionarie di Guarulhos. La permanenza a San Paolo verrà intervallata da una breve visita nella città uruguayana di Santos. Il ritorno in Italia è previsto per domenica 28 novembre.

giovedì 22 ottobre 2009

PASSANTE: MOZIONE IDV

Riceviamo da IdV Veneto e pubblichiamo:

Roma voleva mettere le mani sui soldi del Passante? Mentre c’è chi si litiga il merito dello scampato pericolo, IdV in Regione mette le mani avanti e si muove attraverso le istituzioni. I due consiglieri regionali di Italia dei Valori, Damiano Rossato e Gustavo Franchetto, hanno predisposto una mozione (la numero 201, per la cronaca) dal titolo esaustivo: Sì a Cav ed al federalismo autostradale veneto, no ad Anas ed al centralismo romano. IdV contesta il famigerato emendamento-Malan, che al Senato voleva riportare il controllo della Cav (società mista Regione-Anas per la gestione del Passante) sotto l’ampio ombrello dell’Anas, e che in giornata dovrebbe essere affondato dai suoi stessi autori. Rossato e Franchetto, considerando che “vi è il serio rischio che al Veneto sia tolto questo esempio di federalismo infrastrutturale” e ritenendo “necessario mantenere le competenze in capo alla Cav”, chiedono al Consiglio Regionale di esprimere parere contrario all’emendamento proposto da Malan. La mozione IdV chiede alla Giunta regionale di attivarsi nei confronti del Governo affinché sia rispettato il federalismo infrastrutturale e quindi restino in capo alla Cav le competenze relative al Passante, compresa la gestione delle risorse. “Con la creazione della Cav - dicono Rossato e Franchetto - grazie al decisivo contributo dell’allora ministro Antonio Di Pietro, si è messo in piedi un efficace esempio di federalismo delle infrastrutture. Impediamo che i soliti giochi di potere strappino al nostro territorio le risorse che il Veneto crea”.

giovedì 15 ottobre 2009

Teatro: Il “Ponte sugli oceani” in Brasile

Nell’autunno del 1894 Angelo Corradi, sua moglie e i sette figli lasciano una contrada di Roverè veronese ed emigrano in Brasile. Le loro vicissitudini e quelle dei loro discendenti, che sono andati per il mondo in cerca di una vita migliore, insediandosi negli Stati Uniti, in Australia e in vari stati d’Europa, sono raccontate nel libro di Raffaello Canteri “Il ponte sugli oceani” (Cierre Edizioni), che è giunto alla seconda edizione. Un testo storico articolato come un romanzo, che porta alla luce le storie delle famiglie emigranti veneti verso i nuovi mondi. Con il rigore dello storico e la leggerezza dell’affabulatore, Canteri getta uno sguardo al passato e trasforma i ricordi delle genti che ha incontrato di persona o via internet in un corpo unico di storie, di tradizioni, di abitudini che sono il senso delle nostre radici.
Dal libro è stato ricavato uno spettacolo teatrale molto fortunato, che tanto successo sta riscuotendo di pubblico e critica, avendo replicato una quarantina di volte in provincia di Verona ed essendo stato premiato in diversi festival teatrali nazionali. L’allestimento è stato curato dal Teatro Impiria, per la regia di Andrea Castelletti. Ne sono protagonisti l’attore Guido Ruzzenenti e i musicisti dell’Acoustic Duo Stefano Bersan e Antonio Canteri.
In questo autunno del 2009, a partire dalla metà di ottobre, lo spettacolo approda in Brasile per un ideale e concreto abbraccio con i discendenti dei Corradi e delle altre famiglie veronesi e venete che si sono stabilite in quelle terre alla fine dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Verrà rappresentato nello Stato di Santa Catarina, nelle città di Siderópolis, Criciuma, Cocal do Sul, Nova Veneza, Turvo e Icara. Quest’ultima replica è inserita nell’importante Festival Nazionale di Teatro del Comune di Icara. (c.s.)

mercoledì 7 ottobre 2009

FRANCHETTO OSPITE DI TELENUOVO

Gustavo Franchetto, il consigliere regionale veneto di Italia dei Valori, partecipa venerdì 9 ottobre, su TeleNuovo, al consueto appuntamento con la rassegna stampa in diretta, dalle ore 7.30 alle 9.30

Per altre notizie, visita il suo sito internet www.franchetto.net (raggiungibile anche cliccando www.franchetto.it).

venerdì 2 ottobre 2009

LIBERTA’ D' INFORMAZIONE

Riceviamo e pubblichiamo:

"Per la libertà d’informare, per una stampa che non vuol farsi mettere il bavaglio da nessuno, per mantenere il diritto e la possibilità di sapere, domani Italia dei Valori ci sarà". Così Gennaro Marotta, coordinatore regionale veneto IdV sul sostegno dei dipietristi al presidio civile organizzato sabato 3 ottobre alle ore 17.30 a Venezia in Campo San Geremia, sotto alla sede veneta della Rai. L’evento regionale, chiamato “No all’informazione al guinzaglio”, cui aderiscono numerosi altri partiti politici, associazioni e sindacati, è indetto dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana, come la manifestazione nazionale che si terrà in Piazza del Popolo a Roma domani, sabato 3 ottobre, con inizio alle ore 15.30."Invito i sostenitori IdV e tutti i cittadini a partecipare al presidio sotto la sede della Rai di Venezia - aggiunge Marotta - non lasciamo che i mezzi d'informazione restino alla catena, limitandosi ad essere il megafono dei potenti e riducendo al silenzio chi non la pensa come loro".

mercoledì 30 settembre 2009

FRANCHETTO SU TELENUOVO

Gustavo Franchetto, il consigliere regionale veneto di Italia dei Valori, partecipa OGGI, mercoledì 30 settembre, su TeleNuovo, al talk show in diretta "Rosso & Nero", dalle ore 21.15.
Per altre informazioni consulta il suo sito internet www.franchetto.net (raggiungibile anche cliccando www.franchetto.it).

giovedì 24 settembre 2009

SABATO DI PIETRO A MARGHERA

Riceviamo e pubblichiamo:

IL PRESIDENTE IDV INCONTRA LAVORATORI E PRECARI. CONFERENZA STAMPA ALLE 10.30

Il presidente di Italia dei Valori Antonio Di Pietro sarà in Veneto sabato mattina, con due appuntamenti a Marghera. Alle 9.30, al Municipio di Marghera, è in programma un incontro aperto a tutta la cittadinanza, in cui il leader IdV toccherà, oltre ai temi dell’agenda politica nazionale, anche il problema più sentito dalla gente, la mancanza di lavoro. Di Pietro, infatti, incontrerà i rappresentanti dei lavoratori delle fabbriche in crisi di Porto Marghera e del Coordinamento Precari della Scuola del Veneto. Terminato l’incontro pubblico Di Pietro risponderà alle domande dei colleghi della carta stampata e di radio e tv. La conferenza stampa inizierà alle 10.30, sempre nel Municipio di Marghera. Affiancheranno Di Pietro i due deputati veneti, Massimo Donadi (capogruppo IdV alla Camera) e Antonio Borghesi (vicecapogruppo alla Camera e responsabile Economia di IdV), il coordinatore regionale IdV Gennaro Marotta e i referenti provinciali e locali del partito.

Sabato 26 settembre, il programma:

Ore 9.30 - Marghera (Mestre - VE) Piazza del Municipio, 1. Sala Consiliare del Municipio (Piano Terra). Incontro pubblico con Rappresentanza dei lavoratori delle fabbriche in crisi di Porto Marghera e del Coordinamento Precari della Scuola del Veneto

Ore 10.30 - Marghera (Mestre) Piazza del Municipio 1. Sala del Municipio. Conferenza Stampa

martedì 22 settembre 2009

ALEX ZANOTELLI: Il grande rifiuto

EDITORIALE DI ALEX ZANOTELLI PUBBLICATO DA “MEGACHIPDUE.INFO”

Non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’Assisi (Patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua! Giorni fa abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente alla privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008.
Queste “Modifiche” sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste Modifiche riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti.
Le vie ordinarie, così afferma il Decreto, di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio “industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in borsa.
Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie anche alla pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi pubblici locali devono diventare fonte di guadagno.
È la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni? È la vittoria della politica delle privatizzazioni, oggi, portata avanti brillantemente dalla destra. A farne le spese è sorella acqua.
Oggi l’acqua è il bene supremo che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’incremento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo (in milioni di morti per sete!).
Ancora più incredibile per me è che la gestione dell’acqua sia messa sullo stesso piano della gestione dei rifiuti! Questa è la mercificazione della politica! Siamo anni luce lontani dalla dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua” è “diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni”.
Tutto questo è legato al “diritto primario della vita”. La gestione dell’acqua per il nostro Governo è assimilabile a quella dei rifiuti! Che vergogna! Non avrei mai pensato che la politica potesse diventare a tal punto il paladino dei potentati economico-finanziari. E’ la morte della politica!
Per cui chiedo a tutti di:
- protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari ministeri…
- chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera;
- chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su queste Modifiche alla 23 bis;
- premere a livello locale perché si convochino consigli comunali monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico “privo di rilevanza economica”;
- ed infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua.
Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune, come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra democrazia.
È in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita!

giovedì 17 settembre 2009

LA PAURA DEL NUCLEARE

Venezia, mercoledì 16 settembre 2009, Consiglio regionale straordinario: “No alle centrali nucleari nel Veneto. Investire nelle energie rinnovabili”.

L’intervento di Gustavo Franchetto

“La paura. Paura della centrale nucleare. Credo che questo sia il tema più importante che l’assemblea del Veneto dovrebbe dibattere e approfondire.Ciascuno di noi ha potuto vedere come la scienza non sia univoca nel parlare delle centrali nucleari.Ci sono esperti che sostengono che sono strutture pulite e sicure. Ci sono altri scienziati che sostengono che è una follia dirlo.Perché non teniamo conto, nel nostro dibattito, del concetto della paura? E lo facciamo diventare dirimente, rispetto questa scelta?Sono per chi propone soluzioni che diano il più ampio significato alla parole salute e sicurezza.La domanda vera, rispetto all’idea di fare una centrale nucleare nel Veneto, è: a che prezzo noi accettiamo di tenere in piedi un sistema come questo, se il prezzo non lo conosciamo fino in fondo, nelle sue conseguenze?Sapete che è successo? Che il ministro dice a Confindustria, per levarsi dagli impicci “ma sì , facciamo il nucleare”. E il governatore del Veneto, dopo neanche 24 ore, si dice pronto, entusiasta. E il governo fa un accordo con la Francia, che ci rifila una tecnologia obsoleta, che sta dismettendo.Mi pare però che negli ultimi anni, nella strategia dello sviluppo energetico internazionale, l’opzione del nucleare abbia subito un fortissimo rallentamento, rispetto agli anni 80 e 90.Nel Veneto vogliono costruire una centrale? Galan deve venire qui in aula e dire “noi diciamo sì per queste ragioni e con queste garanzie”.È alla nostra gente che dobbiamo delle risposte, il più possibile chiare. Non dimentichiamo che l’aspetto della sicurezza è l’aspetto principale.Lo consideriamo ogni volta che discutiamo se autorizzare un inceneritore. Riunioni, commissioni di valutazione per l’impatto ambientale, studi, perizie, e nonostante tutto i comitati dei cittadini sono sempre, e giustamente, preoccupati.L’inquinamento che provoca una struttura del genere è una pagliuzza, rispetto al nucleare. Pensate che stiamo ancora ospitando i bambini di Chernobyl, a 23 anni di distanza dal disastro.Non sottovalutiamo, per cortesia, questo, che il problema più serio che un cittadino veneto si possa porre. È un tema che mette paura a me, per i miei figli, per il nostro futuro. Pretendo che su questo progetto ci vengano date risposte certe e sicure.”

giovedì 3 settembre 2009

IdV solidale con il mondo della Scuola

Riceviamo e pubblichiamo:

In questi giorni, come aveva preventivato Italia dei Valori, torna prepotentemente alla ribalta la tristemente nota “Riforma Gelmini per la Scuola”. Il nuovo anno scolastico purtroppo parte all’insegna di consistenti tagli del personale docente e Ata nella Scuola Pubblica; i titoli dei quotidiani fotografano chiaramente l’entità della manovra così come la lettera-sfogo che abbiamo ricevuto da un gruppo di insegnanti e che Italia dei Valori fa propria in toto.
“Riaprono le Scuole, ma come? Senza Personale e con servizi tagliati o rabberciati alla meno peggio. Con la Riforma Gelmini - se si può chiamare riforma un puro e semplice taglio alle risorse per la Scuola Pubblica - non poteva che andare così.Nella Scuola Media Inferiore - realtà che meglio conosciamo perché la viviamo quotidianamente - in pratica si è tolta un’ora settimanale di tecnologia-seconda lingua comunitaria-geografia e quindi va da sé che già solo con questa operazione siano molto meno i docenti impiegati nell’insegnamento. Nel concreto però, oltre alla perdita del lavoro di molti insegnanti e operatori queste riduzioni produrranno molti più spezzoni e intrecci anche nella formazione delle cattedre, rendendo più difficile non solo la stesura degli orari di servizio funzionali alla didattica, ma anche il mantenimento della auspicata continuità sancita dalla normativa. Vengono quindi spontanee alcune domande alla nostra Super Ministra Gelmini:
1) al di là dell’amarezza per i tanti colleghi che perderanno il lavoro, ci domandiamo quale sarà il vero risparmio per lo Stato dato che per i Precari che rimarranno a casa sarebbero previsti ammortizzatori sociali per l’80% dello stipendio totale (accordo Miur-Ministero del Lavoro-Inps): a questo punto non sarebbe stato meglio coprire il restante scoperto del 20% impiegando dette persone nella scuola in cui le risorse sono sempre sottodimensionate rispetto alle esigenze evitando anche i problemi di organizzazione legati alla formazione delle cattedre e, quindi, al buon funzionamento della Scuola Pubblica?
2) la Scuola è un contenitore formativo in cui conoscenze e abilità si organizzano e si integrano affinché i nostri figli imparino competenze indispensabili per il loro futuro. Cosa succede se si fa diventare questo contenitore ancora più piccolo, ma allo stesso tempo si aumenta la quantità di acquisizioni da farci stare dentro? Spesso Berlusconi parla di sé in terza persona trasmettendo un senso di onnipotenza ma in tema di Scuola Pubblica la Ministra Gelmini sembra persino superare il Maestro e si produce in esternazioni che preannunciano veri e propri miracoli: per “risparmi di cassa” si riducono le ore di insegnamento ma – secondo la Ministra - si aumenterebbero comunque le conoscenze. Ma fino ad oggi le stesse non erano giudicate già insufficienti in relazione ai parametri europei? Cosa è cambiato?
3) attualmente con 25 anni di anzianità di servizio un docente della scuola media inferiore percepisce circa 1700 euro mensili (statino paga canta): la Ministra ha promesso di far funzionare meglio il sistema d’istruzione pubblica promettendo anche l’equiparazione degli stipendi dei docenti italiani ai livelli europei. La Ministra Gelmini conferma? Se così fosse saremmo felici di poterLe rendere pubblico omaggio anche se qualche piccolo e fondato dubbio lo abbiamo.”
Questa lettera-sfogo di alcune Insegnanti dà il quadro delle notevoli difficoltà in cui questo Governo di Centro Destra ha messo la Scuola Pubblica Italiana anche nel nostro Veneto. E Noi di Italia dei Valori siamo solidali con il mondo della Scuola e faremo tutto il possibile per evitare che le nostre strutture educative - tra le migliori al mondo - cadano in un baratro senza fondo.

Gennaro Marotta
(Coordinatore Regionale Veneto Italia dei Valori)

venerdì 14 agosto 2009

LIRICA DI MEZZA ESTATE

Serata di grande musica domenica 16 agosto a Galliera Veneta, quando alle 21.00 in Piazza Municipio si terrà il tradizionale concerto “Lirica di mezza estate” che presenta alcune intense pagine da celebri capolavori del grande melodramma. Ad accompagnare le giovani voci dei quattro solisti, l’Orchestra Filarmonia Veneta.

E' già tradizione l’appuntamento di metà agosto con la grande lirica a Galliera Veneta. Protagonista l’Orchestra Filarmonia Veneta diretta dal Maestro Stefano Romani e alcune giovani ma già affermate voci del teatro lirico italiano: le soprano Beatrice Greggio e Olga Scalone, il mezzosoprano Nadiya Petrenko (foto), il tenore Dario Magnabosco e il baritono Mauro Bonfanti.
Molto ricco il programma della serata, aperto dalla brillante ouverture del Barbiere rossiniano e dalla famosissima aria di Figaro eseguita dal baritono Mauro Bonfanti. A seguire le più celebri pagine dalle opere Andrea Chenier di Umberto Giordano, Il trovatore di Giuseppe Verdi, Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, Suor Angelica di Puccini, Sanson et Dalila di Camille Sain Saens e I pagliacci di Ruggero Leoncavallo.
La seconda parte del programma prende avvio con l’intensa sinfonia che apre La forza del destino di Verdi, seguita, sempre dalla stessa opera, dall’aria “Pace mio Dio” con la voce del soprano Beatrice Greggio. Dalla Carmen di Bizet, Nadiya Petrenko propone la Canzone Boema del 2 atto, e poi ancora brani da Cavalleria Rusticana di Mascagni, Fedora di Giordano, Don Carlo di Verdi, per concludere con la Tosca di Puccini.

Il costo del biglietto è di 10 euro (intero) e 8 euro (ridotto). In caso di maltempo lo spettacolo si terrà alla Palestra Polivalente di Galliera Veneta. Per informazioni contattare la Biglietteria del Festival presso gli Uffici di Via Vendramini, 35 a Bassano, tel 0424 524214 – 0424-217811, info anche 0424 217819 www.operaestate.it

giovedì 13 agosto 2009

La Grande Guerra meschina al Parco della Lessinia

Sabato 15 agosto ore 18 - Monte Sparavieri Bosco Chiesanuova

Forti in Scena propone un Ferragosto all’insegna della storia: l’appuntamento è al Parco Naturale della Lessinia alle 18 con lo spettacolo “La Grande Guerra meschina” di Alessandro Anderloni. Gli spettatori sono invitati a salire a piedi sui pascoli alti del Monte Sparavieri, partendo alle 14.30 da Malga San Giorgio a Bosco Chiesanuova, nel veronese. Non si combatterono battaglie, lassù. Le storie degli anni drammatici del Primo Conflitto Mondiale rimangono impresse nel ricordo di quei soldati che furono mandati su questo lembo di terra tra il Veneto e l'Austria, a picco sulla Valle dei Ronchi, per costruire strade e fortificazioni. Qui parole e musiche racconteranno la Grande Guerra prendendo spunto dalle lettere dei soldati dal fronte per finire alle cronache della vita in trincea, dei drammatici assalti, delle vili decimazioni. La mestizia dei canti dell'epoca, accompagnata dalla fisarmonica di Thomas Sinigaglia, sarà affidata all'interpretazione di Raffaella Benetti, mentre Alessandro Anderloni darà voce ai pori cani: i soldati, le madri, gli orfani, quelli che quella guerra meschina non l'avevano voluta ma l'avevano fortemente subita. Il Parco Naturale della Lessinia occupa la parte sommitale dei Monti Lessini. Ha nelle particolarità geologiche e nei paesaggi che da esse conseguono la sua più forte connotazione: doline, grotte, ponti naturali, sono fenomeni di grande interesse scientifico che offrono al visitatore incantevoli visioni. Famosi sono i giacimenti fossiliferi di Bolca-Pesciara e Monte Postale, che hanno fornito reperti di specie vegetali e animali degli ambienti lagunari e oceanici, oggi apprezzabili nel locale Museo dei Fossili. Di notevole interesse sono anche gli aspetti vegetazionali e faunistici visitabili nei Musei della Lessinia e nel Centro di educazione Ambientale di Malga Derocon. L'ingresso allo spettacolo è libero. In caso di mal tempo verrà annullato. Maggiori informazioni allo 0444-912298 o sul sito www.fortinscena.it

mercoledì 12 agosto 2009

CHITARRISTI PER L'ABRUZZO

Concerto di chitarra acustica fingerstyle con due artisti di fama internazionale presso il rifugio Casale da Monte a 1400 m s.l.m.

I suoni delle chitarre di Woody Mann (USA) e di Davide Mastrangelo (ITA), dal repertorio “blues”, “country”, “jazz” si fondono insieme per un concerto nel cuore dell’Abruzzo montano. L’appuntamento è per domenica 16 agosto alle ore 18, presso il rifugio Casale da Monte in Valle Majelama, nello stupendo Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Il programma prevede un concerto di chitarra fingerstyle per musicisti ed appassionati ed a seguire cena e “open mic” con gli artisti.
Dopo una prima compartecipazione nel 2006 al festival AGIM di Sarzana ed un’intensa attività di workshop ed appuntamenti musicali, i due chitarristi si ritrovano per un mini tour estivo che, nel mese di agosto, li porterà ad esibirsi da soli ed assieme in diverse località italiane tra cui la data abruzzese del 16 agosto a Forme di Massa d’Albe (AQ), nella valle dell’Aquila Reale.
“Quando Woody e io - dichiara Davide Mastrangelo - abbiamo appreso la terribile notizia del terremoto in Abruzzo, abbiamo pensato fin dall’inizio che non dovevamo rinunciare, per nessuna ragione, a questo appuntamento. Crediamo che un evento, anche se di nicchia come questo, possa in qualche modo contribuire alla ripresa delle normali attività turistiche in Abruzzo."
Woody Mann è uno dei grandi nomi americani della chitarra acustica, ha studiato con il leggendario Reverend Gary Davis e ricevuto molti riconoscimenti alla Juillard School di New York. Ha inoltre lavorato con molti importanti musicisti blues tra cui John Fahey, John Renbourn, Jo Ann Kelly, Son House e Bukka White e pubblicato numerosi libri didattici e cd.
Davide Mastrangelo è considerato uno dei principali riferimenti per la didattica della chitarra fingerstyle in Italia. Autore di diversi libri di didattica, di ultima uscita “Creative Fingerstyle Guitar” edito da Carisch. Nel 2005 ha fondato il CentroStudiFingerstyle con sede ad Arezzo.
Coordinatore didattico dell’Acoustic Guitar International Meeting (AGIM) di Sarzana, ha collaborato con i principali artisti del settore a livello nazionale ed internazionale: Marco Di Maggio, Beppe Gambetta, Franco Morone, Paolo Giordano, Giovanni Unterberger, Alex De Grassi, Diane Ponzio, Ed Gerhard e lo stesso Woody Mann.
“La nostra musica - spiega Mastrangelo - appartiene senza dubbio ad un settore “di nicchia” ristretto a pochi appassionati: per questa ragione, i concerti come quello concepito per il 16 agosto in Abruzzo diventano ancora più importanti, perché aiutano a divulgare la cultura della chitarra acustica. Il bello di questo genere musicale è di lasciare spazio alla creatività individuale: la tecnica è sicuramente importante così come lo studio di altri artisti, ma è fondamentale cercare di creare qualcosa di proprio”.
Il costo della serata del 16 agosto, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale “Jazz On - Avezzano”, è di 35 euro a persona. Il prezzo comprende la partecipazione al concerto, la cena e l’open mic con gli artisti. I posti disponibili sono limitati (massimo 40 persone), quindi si consiglia di prenotare scrivendo a
gdegni@iol.it o telefonando al numero telefonico 06/51530000 nelle ore serali. Per chi fosse interessato, c’è la possibilità anche di pernottare presso il rifugio, contattando la direzione al numero 334/1808700.
Il rifugio si trova in quota, in località Da Monte, immersa nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino: essendo zona protetta è assolutamente vietato campeggiare in tutta l’area circostante. E’ facilmente raggiungibile dall’autostrada A25, uscita casello Magliano dei Marsi, direzione Forme di Massa d’Albe. Al fontanile della piazza del paese, girare a sinistra e proseguire verso ovest per due chilometri; al termine della strada asfaltata proseguire ancora per 500 metri.

giovedì 30 luglio 2009

Iniziativa Franchetto per i disoccupati

Dai banchi dell’opposizione in Consiglio regionale Gustavo Franchetto (Italia dei Valori) lancia un appello per aiutare chi è in difficoltà: “Tra le famiglie che occupano gli alloggi popolari sono molte quelle in condizioni di povertà. Ho pensato a loro, strette nella morsa della crisi”. Il consigliere regionale IdV propone che venga sospeso il pagamento del canone di affitto a chi è disoccupato o in cassa integrazione ed occupa alloggi di edilizia popolare (sia di proprietà regionale negli Ater, che di proprietà dei comuni capoluogo negli Agec). “Stiamo discutendo l’assestamento di bilancio – sostiene il dipietrista veronese - e alcuni emendamenti che andavano in aiuto a chi sta subendo più di altri la crisi, cioè chi resta senza lavoro, sono stati respinti dalla maggioranza di centrodestra. Ho proposto allora che l’aula adotti un ordine del giorno che impegni gli enti preposti ad alleggerire la zavorra dell’affitto a chi si trova in questa condizione”. “Anche se fossero importi modesti – aggiunge Franchetto - per chi non sa come mandare a scuola i figli o è in difficoltà per mettere assieme pranzo e cena, sarebbe un’importante boccata d’ossigeno”. “Le famiglie meno abbienti che sono in affitto nel mercato privato non verrebbero purtroppo raggiunte da questo provvedimento - precisa l’esponente IdV - ma la Regione assicura già un sostegno economico a chi è in difficoltà nel pagamento del canone di locazione, con il cosiddetto Fondo Affitti, che viene erogato dai Comuni di residenza”.

venerdì 24 luglio 2009

CITTADINI IN-COMPIUTI

Tra gli altri ospiti, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini, il presidente del Forum delle Famiglie Francesco Belletti, il direttore della Caritas Italiana Vittorio Nozza, l'osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa Aldo Giordano

Roma, 24 luglio 2009 - Cittadini in-compiuti. Quale polis globale per il XXI secolo. E' dedicato quest'anno al tema della cittadinanza, tra limiti e possibili sviluppi, il tradizionale Incontro nazionale di studi delle Acli, giunto alla sua quarantaduesima edizione, in programma a Perugia dal 3 al 5 settembre. Ospite nella prima giornata: il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini.
Partendo dal riconoscimento dell'«insufficienza» dell'attuale statuto, non più adeguato ad una società «mobile e plurale» come quella odierna, le Acli si propongono di elaborare un «nuovo modello di cittadinanza», capace di riconoscere le esigenze e i diritti dei nuovi lavoratori precari, delle donne, dei giovani, degli immigrati, delle famiglie. Cittadinanza vuol dire insieme «democrazia e inclusione sociale» - sostengono le Acli - ma questo è oggi possibile solamente passando «da una concezione stato-centrica della cittadinanza ad una nuova visione umano-centrica, che faccia coincidere, appunto, il cittadino con la persona».
Numerosi gli ospiti porteranno il loro contributo alle giornate di studio di Perugia. A partire da giovedì 3 settembre (ore 15.00, Teatro del Pavone, Piazza della Repubblica) con l'intervento del presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini. La relazione del presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero darà il via ai lavori della tre giorni. Prenderanno quindi la parola, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria Maria Pia Lorenzetti, il presidente dell'Istituto Treccani Giuliano Amato (La cittadinanza come fondamento della democrazia politica ed economica), il sovrintendete ai beni culturali del comune di Roma Umberto Broccoli (Alle radici della cittadinanza: l'eredità del mondo classico).
La giornata di venerdì 4 settembre è dedicata ai laboratori tematici, che affronteranno la questione cittadinanza declinandola nei diversi ambiti della famiglia, dell'immigrazione, delle donne e dei giovani, del lavoro, dell'economia, dell'ambiente, dell'educazione e della partecipazione. Parteciperanno, tra gli altri, il neo-presidente del Forum delle Famiglie Francesco Belletti e la storica Anna Bravo dell'Università di Torino. Nel pomeriggio, porterà il suo contributo il segretario nazionale del Partito Democratico Dario Franceschini.
Sabato 5 settembre, infine, presso la Sala dei Notari nel Palazzo dei Priori (Piazza IV Novembre). la giornata conclusiva dell'Incontro di Studi, con la proposta di un manifesto per la nuova cittadinanza. Intervengono tra gli altri: mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana (La cittadinanza e la nuova questione sociale); Leonardo Becchetti, dell'Università di Tor Vergata (La cittadinanza economica); mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il consiglio d'Europa (Anche in Europa cittadini in-compiuti: quale ruolo per i cristiani nella società civile europea?).

martedì 21 luglio 2009

L'AQUILA: DOMANI SI RIUNISCE LA PRESIDENZA NAZIONALE DELLE ACLI. L'INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE. LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA'

Roma, 21 luglio 2009 - Domani, mercoledì 22 luglio, riunione eccezionale della presidenza nazionale delle Acli all'Aquila, per fare il punto sulle iniziative di solidarietà promosse in seguito al terremoto, e inaugurare ufficialmente la nuova sede dell'associazione. La vecchia sede, infatti, in Via Arco dei Francesi, in piena zona rossa, è tutt'ora inagibile e inaccessibile. Come molti dei circoli delle Acli, compreso lo storico "Acli Fanin", accanto alla Chiesa di Santa Maria di Roio, costituito nel 1946: il circolo Acli più antico dell'Aquila e d'Abruzzo, tra i più antichi d'Italia.
Primo appuntamento, dunque, alle ore 11.00 in Via Carducci 30, nel quartiere di Pettino, per l'inaugurazione ufficiale della nuova sede delle Acli provinciali e regionali, del Patronato e del Caf Acli. Presenti tra gli altri: l'arcivescovo metropolita mons. Giuseppe Molinari, il sindaco Massimo Cialente, il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.
Nel pomeriggio, dalle 15.30, nella stessa sede, si riunisce la presidenza nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Tra le questioni all'ordine del giorno, il punto sulle iniziative di solidarietà promosse dalle Acli in seguito al tragico terremoto del 6 aprile e i progetti in cantiere per il prossimo futuro. (c.s.)

venerdì 10 luglio 2009

Malattie rare metaboliche: spot Aismme

Malattie genetiche metaboliche : non c’è più tempo. Uno spot dell’AISMME per lo screening neonatale allargato. Con la voce di Veronica Pivetti

Padova, 11.07.2009. Si chiamano Stefano, Sara, Matteo, Milo, sono bambini che non hanno avuto la fortuna di nascere il Toscana od in una delle poche aree in Italia dove viene applicato lo screening neonatale allargato, un semplice test che consente l’identificazione precoce di 60 malattie metaboliche ereditarie, permettendo sin da subito l’applicazione di diete e cure che evitano l’instaurarsi di gravi danni nell’organismo quando anche non la morte. La loro malattia non è stata identificata immediatamente e così non sono stati curati in modo adeguato. Alcuni di loro sono morti, altri stanno solo aspettando, altri ancora vivranno, ma non potranno mai giocare come tutti gli altri bambini. Eppure sarebbe bastata una goccia del loro sangue e la sensibilità di Governo e Regioni per fare della loro una vita “normale”.
“Non deve più essere la sorte a scegliere per i 570 mila bambini che nascono ogni anno in Italia - spiega Cristina Vallotto, presidente di AISMME Onlus, l’Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie, che riunisce genitori di bambini affetti da queste malattie - Il test deve essere disponibile in tutte le Regioni nel nostro Paese”. Attualmente vengono screenati per legge solamente i nuovi nati nella Regione Toscana e le altre Regioni si stanno muovendo a macchia di leopardo, confidando sulla iniziativa personale di Amministratori pubblici o di istituzioni sanitarie: la Sicilia ha attivato la fase sperimentale del test, in Emilia Romagna se ne discute a livello istituzionale; su progetto sperimentale sin dal 2004 è stato applicato a tutti i neonati della Liguria e in una parte del Lazio; entro il 2009, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione dell’AISMME, lo screening metabolico allargato troverà applicazione in tutto il Veneto, nel Friuli Venezia Giulia e nelle Provincie di Trento e Bolzano. Altrove tutto tace.
Un silenzio assordante, che l’AISMME sta da anni tentando di rompere. “Dall’anno della nostra fondazione, il 2005, stiamo facendo pressione sulle autorità nazionali e locali, politiche e sanitarie, e sensibilizzando la pubblica opinione – continua la Vallotto - perché lo screening neonatale allargato sia applicato su tutto il territorio nazionale. Siamo stati presenti sulle principali testate ed emittenti italiane ed abbiamo lavorato con campagne locali nelle diverse Regioni”. In questi giorni ha preso il via un’ulteriore campagna nazionale, forte di uno spot audio e video “Per non venire alla luce e poi ricadere nel buio” che verrà trasmesso sulle reti Mediaset, nelle emittenti locali e nelle principali radio italiane. Lo spot, con la regia di Fabio Sartor, è stato ufficialmente presentato il 28 febbraio a Roma, nel corso del convegno "Figli di un male minore?", organizzato nell’ambito della Seconda Giornata Mondiale delle Malattie Rare e sarà nelle prossime settimane in onda sulle principali reti televisive nazionali e locali. La voce allo spot è stata regalata dall’attrice Veronica Pivetti, mentre la location è il reparto di pediatria dell’Ospedale di Castelfranco Veneto, su gentile concessione del Direttore, il professor Luigi Pavanello.
“Abbiamo voluto realizzare uno spot che catturasse l’interesse e sollecitasse la curiosità, senza sfruttare i toni tragici o morbosi, le tinte forti di tanta pubblicità sociale - ha spiegato Manuela Pedron, vice Presidente di Aismme - Ne è venuto fuori un prodotto semplice ma bello, di facile comprensione, che ci auguriamo possa contribuire in modo efficace alle nostre campagne informative, aiutandoci nella nostra lotta per l’applicazione dello screening neonatale allargato a tutto il territorio italiano”.
“Quando sono stata contattata per girare questo spot non ho pensato neppure per un attimo di rifiutare - commenta Veronica Pivetti - E’ stata un’esperienza piacevole professionalmente, ma soprattutto importante dal punto di vista umano. Non avevo mai sentito parlare dello screening allargato e sono rimasta stupita da quanto poco serva, una goccia di sangue e pochi Euro, per dispiegare un programma di prevenzione così importante. Sono nata professionalmente come doppiatrice e ho lavorato moltissimo per cartoni animati, film e video per bambini. So quanto sia importante ‘dare la voce’, in particolare a chi, perché ancora non parla, è negata la parola”. “Quello dello spot è un messaggio importante - continua Veronica - dato in modo quieto e non allarmistico. Denota una grande serietà ma sottolinea anche l’importanza di un approccio sereno al problema. Troppo spesso la paura ci impedisce di affrontare esami e test che potrebbero dare esiti negativi. Questo spot ci insegna che non dobbiamo aver paura, non dobbiamo ficcare la testa sotto la sabbia per timore di soffrire. Nella vita può succedere di tutto, sta a noi mettere in campo tutti gli strumenti necessari per contenere i rischi. Bisogna avere il coraggio di voler conoscere sin da subito la verità, se questo può aiutarci a salvare una vita o a contenerne le sofferenze. Più controlli dunque, per i nostri bambini, e tutto l’amore che possiamo donare loro”.

(c.s.)