Nell’autunno del 1894 Angelo Corradi, sua moglie e i sette figli lasciano una contrada di Roverè veronese ed emigrano in Brasile. Le loro vicissitudini e quelle dei loro discendenti, che sono andati per il mondo in cerca di una vita migliore, insediandosi negli Stati Uniti, in Australia e in vari stati d’Europa, sono raccontate nel libro di Raffaello Canteri “Il ponte sugli oceani” (Cierre Edizioni), che è giunto alla seconda edizione. Un testo storico articolato come un romanzo, che porta alla luce le storie delle famiglie emigranti veneti verso i nuovi mondi. Con il rigore dello storico e la leggerezza dell’affabulatore, Canteri getta uno sguardo al passato e trasforma i ricordi delle genti che ha incontrato di persona o via internet in un corpo unico di storie, di tradizioni, di abitudini che sono il senso delle nostre radici.
Dal libro è stato ricavato uno spettacolo teatrale molto fortunato, che tanto successo sta riscuotendo di pubblico e critica, avendo replicato una quarantina di volte in provincia di Verona ed essendo stato premiato in diversi festival teatrali nazionali. L’allestimento è stato curato dal Teatro Impiria, per la regia di Andrea Castelletti. Ne sono protagonisti l’attore Guido Ruzzenenti e i musicisti dell’Acoustic Duo Stefano Bersan e Antonio Canteri.
In questo autunno del 2009, a partire dalla metà di ottobre, lo spettacolo approda in Brasile per un ideale e concreto abbraccio con i discendenti dei Corradi e delle altre famiglie veronesi e venete che si sono stabilite in quelle terre alla fine dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Verrà rappresentato nello Stato di Santa Catarina, nelle città di Siderópolis, Criciuma, Cocal do Sul, Nova Veneza, Turvo e Icara. Quest’ultima replica è inserita nell’importante Festival Nazionale di Teatro del Comune di Icara. (c.s.)
giovedì 15 ottobre 2009
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