Nel 1974 a San Benedetto Val di Sambro sulla linea ferroviaria Firenze - Bologna, in prossimità dell'uscita dalla lunga galleria appenninica un ordigno ad alto potenziale esplose all'1:23 nella toilette della vettura numero 5 del treno Italicus, affollato di gente che si stava spostando per le vacanze estive. I soccorsi, difficilissimi nel buio del tunnel, estrassero dalle lamiere del treno 12 morti e 44 feriti. L’attentato è noto come tragedia dell'Italicus e riconducibile alla strategia della tensione che tentò di destabilizzare la democrazia in Italia. Sul treno era salito anche Aldo Moro in procinto raggiungere la famiglia in vacanza in Trentino, ma era poi sceso prelevato da alcuni funzionari per condurlo a firmare alcune carte al Ministero. Ordine Nero rivendicò l’attentato attraverso un volantino che minacciava altro sangue: “Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. Vi diamo appuntamento per l'autunno; seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti.”
(Fonte: 55news)
lunedì 4 agosto 2008
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