Il presidente Andrea Olivero: «Essere solidali significa sentirsi comunità cristiana e civile»
Roma, 29 maggio 2009 - Domenica 31 maggio, colletta nazionale in tutte le chiese italiane per la costituzione di un Fondo straordinario di garanzia destinato alle famiglie vittime della crisi economica. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani aderiscono all'iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale - il "Prestito della Speranza" - e lanciano il loro appello agli iscritti e a tutti i cittadini perché «tutti si sentano chiamati a contribuire direttamente al Fondo in segno di solidarietà con chi perde il lavoro».
«Essere solidali significa sentirsi comunità cristiana e comunità civile» afferma il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero. «La perdita del lavoro è un dramma non solo per lo spettro della povertà che avvicina, ma anche per lo sconforto, l'angoscia e l'isolamento che può provocare. Per questo, come cristiani ma anche come cittadini, abbiamo il dovere di farci vicini a chi sta subendo più pesantemente le conseguenze della crisi. La solidarietà non è solo un aiuto concreto, ma anche un messaggio di speranza»
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani sono già coinvolte direttamente in numerose diocesi italiane, insieme con la Caritas, nella promozione e nella gestione dei fondi di solidarietà avviati a livello territoriale.