mercoledì 18 marzo 2009

Crisi: Decalogo per le famiglie

Sull'ultimo numero della rivista delle Acli dieci consigli pratici e creativi elaborati dall'economista Luigi Campiglio

Roma, 18 marzo 2009 - Non è certo un decalogo dei miracoli, ma un modo «insieme pratico e creativo» per non essere travolti dalla difficile situazione economica che il nostro Paese sta attraversando. Sono i dieci consigli per le famiglie in tempo di crisi elaborate dall'economista Luigi Campiglio per le Acli e pubblicate sull'ultimo numero della rivista Aesse delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, interamente consultabile on line (www.acli.it/aesse).
Primo. Stare insieme: «perché nelle fasi avverse i "gruppi", siano esse famiglie allargate o gruppi di amici, assorbono meglio le conseguenze dell'incertezza e del rischio crescente. Creare gruppi di acquisto o ritrovare un gruppo di amici restituisce un po' di certezze e permette qualche risparmio». Secondo. Migliorarsi sul piano professionale: «non è mai troppo tardi per acquisire nuove conoscenze o rafforzare quelle esistenti». Terzo. Scoprire occasioni nuove di convenienza per la spesa quotidiana: «almeno il 10% del risparmio dipende dal tempo dedicato alla ricerca dei prezzi più bassi». Quarto. Eliminare gli sprechi nei consumi quotidiani: «in Gran Bretagna le famiglie sprecano circa un terzo di ciò che acquistano e circa un quinto di ciò sarebbe riutilizzabile». Quinto. Vivere verde: «utilizzare al meglio le opportunità di energie alternativa, ridurre i consumi energetici, usare di più i mezzi pubblici, camminare, usare la bicicletta (e migliorare la salute)».
E ancora. Controllare i costi di fatture, bollette, estratti conti: «l'aumento si annida nei dettagli di piccole spese aggiuntive». Usare internet in modo sistematico approfittando dei servizi gratuiti (telefonate, informazione) e delle opportunità di acquisto o scambio vantaggiose. Chiedere più pareri sulle questioni di rilevanza economica che si devono affrontare, «per poter scegliere la soluzione più conveniente e congeniale, dal medico al dentista, all'elettrodomestico da cambiare». Dare il buon esempio con i figli sul come affrontare con energia e dignità le difficoltà del vivere quotidiano. Infine, l'ultimo consiglio del decalogo: pensare diverso. «Se qualcosa sta insegnando questa crisi - è scritto su Aesse - è quanto possa essere epidemico il pensiero unico e negativo sul futuro. L'economia si alimenta di aspettative positive sul futuro».

Le storie raccontate in questo numero
Ampio spazio su Aesse, come ogni mese, alle storie dell'Italia che fa bene. In Umbria, il disagio abitativo si combatte con l'autocostruzione della casa. Un'iniziativa avviata nel 2001 dalla cooperativa Alisei, che permette alle famiglie, italiane e straniere, di realizzare materialmente la propria abitazione abbattendo i costi e facendo integrazione. In Lombardia, l'esperienza del fondo di solidarietà istituito dalla diocesi di Milano e gestito dalle Acli e dalla Caritas. A Roma, il "Rito del caffè", circolo istituito da donne etiopi ed eritree per promuovere l'integrazione degli stranieri, diffondere la cultura etiope tra gli italiani e sostenere le immigrate nelle difficoltà quotidiane.
Per le nuove rubriche. "Scelta di parte", storie di imprenditori per la legalità: Franca De Candia, commerciante sarda trasferita in Umbria, racconta la sua scelta di non farsi rubare la vita e il lavoro dagli usurai. "Il mondo è qui", storie di cittadini stranieri che fanno l'Italia con il loro lavoro: Thomas Kihara, pendolare tra l'Italia e il Kenya per la cooperazione internazionale. "La Costituzione": il presidente emerito della Coste Costituzionale, Valerio Onida, commenta l'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale".

Nessun commento: