
«L’ordine sociale nascedalle piccole azioni» (Fonte Il Giornale di Vicenza)
Vicenza. Scortato da due carabinieri che gli fanno da scorta 24 ore su 24, rinunciando a farsi pagare gli straordinari perché hanno sposato la sua causa, Don Luigi Merola ha fatto l'altra sera il proprio ingresso nell'aula magna dell'Istituto per geometri Canova. Il prete di frontiera, che dopo esser stato per 7 anni parroco nel quartiere napoletano di Forcella ha dovuto cambiare aria allontanato dalle minacce della Camorra, ed è stato nominato dall'ex ministro dell'Istruzione Fioroni come testimonial della legalità nelle scuole, ha accolto l'invito dell'Associazione genitori scuole cattoliche e dell'Ispettore dell'Ufficio scolastico regionale, Fernando Cerchiaro, per parlare a genitori e ragazzi di legalità e Costituzione.Giubbotto nero in gore-tex, jeans neri e stivaletti, il 37enne Merola ha tutto per andare d'accordo con i giovani. Non solo il look e la parlata alla Massimo Troisi, ma anche messaggi schietti e diretti. E storie interessanti da raccontare: «Quando venni ordinato a Forcella, feci il giro del quartiere.“Che belle quelle telecamere agli angoli delle strade che lo Stato ha messo per controllare la situazione” mi dissi. Poi venni bloccato da due persone in borghese, che mi perquisirono. Pensavo fossero agenti delle forze dell'ordine, invece erano sentinelle di un clan. Anche le telecamere purtroppo le aveva messe la camorra». Ma dopo l'arrivo di Merola le cose cambiarono.«Alla mia prima messa c'erano solo tre vecchiette. Nel quartiere mancavano cinema, teatro, biblioteca e oratorio. Mi dissi che se tutti si rimpallavano la responsabilità, dovevo agire io». Raccogliendo fondi, Merola levò dalla strada tanti scugnizzi. La camorra cominciò a minacciarlo di morte: la voce di quel leader spirituale le dava fastidio. Ora Merola parla nelle scuole italiane. E dice agli studenti: «Anche un chewingum appiccicato sotto il banco, sporcare un muro o rompere una sedia è illegalità. Partiamo dalle piccole cose per riportare l'ordine sociale. La Costituzione invita i cittadini a contribuire al progresso materiale e spirituale della società. Fatelo anche voi». E poi: «Chattate di meno e guardate di meno la tv spazzatura. Leggete libri, mantenete la vostra mente lucida. Siete voi la speranza, assieme alle tante associazioni di volontariato che ogni giorno si danno da fare per strappare le persone alla marginalità e dalla miseria morale e culturale».
(Fonte: Il Giornale di Vicenza, 9/3/2009, pag.16)
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(Fonte: Il Giornale di Vicenza, 9/3/2009, pag.16)
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