Il piano casa è una norma demagogica "Dobbiamo contrastare senza ambiguità l'idea di devastare il paesaggio con una norma demagogica": Dario Franceschini si è scagliato nuovamente contro il piano casa proposto dal premier, Silvio Berlusconi. "Valuteremo il piano in modo aperto - ha detto il leader del Pd di fronte all'assemblea dei giovani del partito a Fieramilano - ma in base a quello che uscirà dal consiglio dei ministri, non in base alle battute di Berlusconi". "Siamo d'accordo sulla semplificazione delle procedure - ha proseguito - ed è vero che nelle città ci sono tanti edifici brutti che potrebbero essere demoliti e ricostruiti più belli e con criteri ecosostenibili, ma non possiamo accettare una norma demagogica che consente automaticamente a tutti gli edifici un ampliamento del 20%". Il piano casa annunciato dal governo Berlusconi e' "una norma demagogica fatta unicamente per raccogliere qualche voto": per questo il Pd, come ha detto il segretario Dario Franceschini nel suo intervento all'assemblea nazionale dei giovani Democratici, "non la puo' accettare". "Dobbiamo difendere il nostro territorio, le nostre coste i nostri centri storici - ha sottolineato Franceschini - anche se alla maggioranza piace l'idea di devastare il territorio con una norma demagogica". Franceschini ha poi preannunciato una valutazione serena della proposta come uscira' dal consiglio dei ministri: "per ora e' solo una battuta di Berlusconi", ha commentato ricordando che non e' ancora stato presentato il progetto. "Siamo per esempio d'accordo sulla demolizione di edifici non adeguati e la loro ricostruzione secondo criteri moderni, ma non possiamo accettare la possibilita' di aumentare del 20% tutte le case. Questo e' ingiusto, chi ha una villa da tremila metri quadrati ne puo' fare un'altra di 600 metri quadrati, mentre i 12 metri quadrati che spettano ad un appartamento di 60, dove li si costruiscono? Sul pianerottolo? E' chiaro che questa norma crea ulteriori disuguaglianze".
Election day: cartolina a Berlusconi per non buttare i soldi dalla finestra Il leader Pd va all'attacco anche sull'election day e spedisce una cartolina a palazzo Chigi: "Presidente, questa è un'emergenza! Aiuta gli italiani davvero e unifica la data del voto!". La missiva è stata imbucata questa mattina in un ufficio postale di Rho, e così prosegue: "Votare in due giorni diversi per elezioni e referendum comporterà un costo in più di oltre 460 milioni di euro, perchè buttare questi soldi dello Stato e dei cittadini?. Il PD propone di utilizzarli per potenziare con uomini e mezzi le forze dell'ordine, acquistare il carburante alle volanti, riparare quelle ferme, perchè rotte, e pagare gli straordinari al personale".
Sondaggi: Berlusconi modesto, sono al 92%! Al suo arrivo all’assemblea dei giovani del Pd a Rho, Dario Franceschini scherza su quanto assicurato da Berlusconi ieri a Roma alla Convention dei Riformatori liberali del centrodestra: «Non so perchè Berlusconi sia così umile, io ho un sondaggio qua in tasca secondo il quale il suo partito è già al 51 per cento e alle Europee può arrivare al 92 per cento...».
(Fonte: http://www.dariofranceschini.it/)
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