martedì 31 marzo 2009

TANGENTOPOLI NON E' MAI MORTA

(AGI) - Roma, 31 mar. - "Ho sempre sostenuto che Tangentopoli non e' mai morta e che bisognava alzare la guardia e non abbassarla". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, commenta l'arresto di Mario Chiesa nell'ambito di un'inchiesta sul traffico illecito di rifiuti. "Sul piano personale - spiega l'ex Pm di Milano - mi fa riflettere il fatto che quell'uomo forse non ha capito la lezione. Ma sul piano etico e sul piano politico non e' il solo e non e' il primo: la verita' e' che in tutti questi anni e' prevalso il senso dell'impunita', del poter fare quel che si voleva, perche' tanto prima o poi sarebbe arrivata una legge, un indulto, un condono una denigrazione del magistrato o un blocco dei processi e di conseguenza una vittoria di chi delinque. Per Di Pietro "non e' la stagione di Tangentopoli ad essere archiviata, semmai e' finita da anni la stagione di 'Mani pulite'. Tangentopoli era la citta' che bisognava ripulire con la ramazza, mentre 'mani pulite', era la ramazza con cui bisognava pulire il malaffare. A quella ramazza si e' impedito di lavorare e in tutti questi anni si e' preferito criminalizzare coloro che hanno scoperto i reati e non gli autori dei reati. Il risultato e' - conclude il leader di Idv - e' che ci ritroviamo sempre qui con gli stessi metodi"

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