Lunedì, 2 febbraio 2009Ore 14,30 - Comunità di Sant'Egidio (Piazza S. Egidio 3 - Roma)
Alla vigilia della discussione nell'aula del Senato del "pacchetto sicurezza", mentre esplode la "questione Lampedusa", le Acli, la Comunità di Sant'Egidio, la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Fondazione Centro Astalli presentano all'attenzione di Governo e Parlamento alcune proposte volte al miglioramento degli articoli che riguardano alcuni aspetti fondamentali della vita degli immigrati, tra cui il matrimonio, le cure mediche, la residenza, la "tassa" sui permessi di soggiorno, il reato di clandestinità, il prolungamento della permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione.
La conferenza stampa si terrà a Roma lunedì 2 febbraio, alle ore 14.30, presso la sede della Comunità di S. Egidio, in piazza S. Egidio 3. Interverranno: Marco Impagliazzo, presidente Comunità di Sant'Egidio; Andrea Olivero, presidente Acli; Padre Giovanni La Manna, presidente Fondazione Centro Astalli - JRS; Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Alla vigilia della discussione nell'aula del Senato del "pacchetto sicurezza", mentre esplode la "questione Lampedusa", le Acli, la Comunità di Sant'Egidio, la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Fondazione Centro Astalli presentano all'attenzione di Governo e Parlamento alcune proposte volte al miglioramento degli articoli che riguardano alcuni aspetti fondamentali della vita degli immigrati, tra cui il matrimonio, le cure mediche, la residenza, la "tassa" sui permessi di soggiorno, il reato di clandestinità, il prolungamento della permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione.
La conferenza stampa si terrà a Roma lunedì 2 febbraio, alle ore 14.30, presso la sede della Comunità di S. Egidio, in piazza S. Egidio 3. Interverranno: Marco Impagliazzo, presidente Comunità di Sant'Egidio; Andrea Olivero, presidente Acli; Padre Giovanni La Manna, presidente Fondazione Centro Astalli - JRS; Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
LE ACLI AL WORLD SOCIAL FORUM DI BELEM
Ci sono anche le Acli al World Social Forum di Belem, in Amazzonia, dove sono riuniti in questi giorni e fino al 1 febbraio oltre 80mila persone provenienti da 150 Paesi del mondo, in rappresentanza di movimenti, organizzazioni, e reti sociali internazionali.
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani - che partecipano ai Forum Sociali Mondiali sin dalla prima edizione del 2001, a Porto Alegre - sono oggi presenti a Belem con una delegazione del dipartimento "Pace e Stili di Vita", composta da italiani e residenti, cooperanti, collaboratori, giovani del servizio civile, volontari dei progetti di cooperazione e sviluppo promossi in Brasile dalla propria organizzazione non governativa - Ipsia - a Recife e Salvador.
«Lavoriamo per la costruzione di un'economia solidale - spiega Alfredo Cucciniello, responsabile del dipartimento Pace e Stili di Vita - e lo facciamo realizzando progetti in Brasile come in Africa, ma soprattutto intessendo relazioni con persone, associazioni e organizzazioni della società civile internazionale, delle Chiese locali e delle missioni». La parola d'ordine è «globalizzare la solidarietà»: «Vogliamo rafforzare la speranza che uscire dalla crisi, costruire un'altra economia fondata non sul profitto di pochi ma sulla buona vita di tutti, governata da istituzioni rivolte davvero alla giustizia e al bene comune, non è solo un sogno, ma un processo già in atto. E il tempo di crisi può essere un tempo opportuno».
Tra gli impegni della delegazione delle Acli, i seminari della Caristas brasiliana sulla giustizia, il lancio del nuovo portale italiano dell'economia solidale "Zoes", la presentazione dell'edizione 2009 di "Terra futura", la fiera internazionale delle buone prassi di sostenibilità che si terrà a Firenze dal 29 al 31 maggio.
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani - che partecipano ai Forum Sociali Mondiali sin dalla prima edizione del 2001, a Porto Alegre - sono oggi presenti a Belem con una delegazione del dipartimento "Pace e Stili di Vita", composta da italiani e residenti, cooperanti, collaboratori, giovani del servizio civile, volontari dei progetti di cooperazione e sviluppo promossi in Brasile dalla propria organizzazione non governativa - Ipsia - a Recife e Salvador.
«Lavoriamo per la costruzione di un'economia solidale - spiega Alfredo Cucciniello, responsabile del dipartimento Pace e Stili di Vita - e lo facciamo realizzando progetti in Brasile come in Africa, ma soprattutto intessendo relazioni con persone, associazioni e organizzazioni della società civile internazionale, delle Chiese locali e delle missioni». La parola d'ordine è «globalizzare la solidarietà»: «Vogliamo rafforzare la speranza che uscire dalla crisi, costruire un'altra economia fondata non sul profitto di pochi ma sulla buona vita di tutti, governata da istituzioni rivolte davvero alla giustizia e al bene comune, non è solo un sogno, ma un processo già in atto. E il tempo di crisi può essere un tempo opportuno».
Tra gli impegni della delegazione delle Acli, i seminari della Caristas brasiliana sulla giustizia, il lancio del nuovo portale italiano dell'economia solidale "Zoes", la presentazione dell'edizione 2009 di "Terra futura", la fiera internazionale delle buone prassi di sostenibilità che si terrà a Firenze dal 29 al 31 maggio.