venerdì 23 gennaio 2009

Papa: "Internet è un dono per l'umanità"

"Se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana", la rete di Internet e le nuove tecnologie informatiche rappresentano "un vero dono per l'umanità". Lo afferma il Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. "L'accessibilità di cellulari e computer, unita alla portata globale e alla capillarità di Internet, ha creato - rileva - una molteplicità di vie attraverso le quali è possibile inviare, in modo istantaneo, parole ed immagini ai più lontani ed isolati angoli del mondo: questa era chiaramente una possibilità impensabile per le precedenti generazioni. Molti benefici derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i ricercatori hanno un accesso più facile e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in equipe da luoghi diversi; inoltre la natura interattiva dei nuovi media facilita forme più dinamiche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso sociale".
Internet sia a disposizione di tutti e non di pochi - Benedetto XVI chiede però che "i vantaggi" offerti dal mondo digitale "siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile". A 82 anni compiuti, Joseph Ratzinger si colloca tra quanti ("noi adulti", scrive) "hanno dovuto imparare a capire ed apprezzare le opportunità" dell'informatica e in particolare di Internet, mentre i giovani più facilemnte "hanno colto l'enorme potenziale dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione e la comprensione tra individui e comunità e li utilizzano per comunicare con i propri amici, per incontrarne di nuovi, per creare comunità e reti, per cercare informazioni e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni". Per Benedetto XVI, "è gratificante vedere l'emergere di nuove reti digitali che cercano di promuovere la solidarietà umana, la pace e la giustizia, i diritti umani e il rispetto per la vita e il bene della creazione. Queste reti possono facilitare forme di cooperazione tra popoli di diversi contesti geografici e culturali, consentendo loro di approfondire la comune umanità e il senso di corresponsabilità per il bene di tutti". E dunque, raccomanda Papa Ratzinger, "ci si deve preoccupare di far sì che il mondo digitale, in cui tali reti possono essere stabilite, sia un mondo veramente accessibile a tutti".
I giovani colonizzino la Rete - Nel messaggio il Papa teologo si rivolge in particolare "ai giovani cattolici, per esortarli a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede". "Carissimi - scrive ancora il Santo Padre - sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita". In proposito il testo ricorda che "nei primi tempi della Chiesa, gli Apostoli e i loro discepoli hanno portato la Buona Novella di Gesù nel mondo greco romano: come allora l'evangelizzazione, per essere fruttuosa, richiese l'attenta comprensione della cultura e dei costumi di quei popoli pagani nell'intento di toccarne le menti e i cuori". Nello stesso modo, conclude Papa Ratzinger, "ora l'annuncio di Cristo nel mondo delle nuove tecnologie suppone una loro approfondita conoscenza per un conseguente adeguato utilizzo".
Media on-line contribuiscano allo sviluppo di una Rete capace di rispettare la persona - "Coloro che operano nel settore della produzione e della diffusione di contenuti dei nuovi media non possono non sentirsi impegnati al rispetto della dignità e del valore della persona umana. Se le nuove tecnologie devono servire al bene dei singoli e della società, quanti ne usano - scrive Bendetto XVI - devono evitare la condivisione di parole e immagini degradanti per l'essere umano, ed escludere quindi ciò che alimenta l'odio e l'intolleranza, svilisce la bellezza e l'intimità della sessualità umana, sfrutta i deboli e gli indifesi".
Internet non porti ad una superficialità nei rapporti - Benedetto XVI conclude invitando i giovani a cogliere le grandi opportunità offerte da Internet ma chiede a tutti di "essere attenti a non banalizzare il concetto e l'esperienza dell'amicizia". Il rischio non è solo quello di favorire "passeggere, superficiali relazioni" che porterebbero a svilire il valore dell'amicizia che il Pontefice considera "un grande bene umano che sarebbe svuotato del suo valore, se fosse considerato fine a se stesso: gli amici devono sostenersi e incoraggiarsi l'un l'altro nello sviluppare i loro doni e talenti e nel metterli al servizio della comunità umana". Soprattutto occorre evitare il rischio dell'alienazione: "quando, infatti, il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo, la conseguenza è che la persona si isola, interrompendo la reale interazione sociale. Ciò finisce per disturbare anche i modelli di riposo, di silenzio e di riflessione necessari per un sano sviluppo umano. Sarebbe triste - scrive nel messaggio - se il nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie si realizzasse a spese della disponibilità per la famiglia, per i vicini e per coloro che si incontrano nella realtà di ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero".
Il Papa ha la sua sezione video su YouTube - Proprio perché convinto dell'utilità e dell'importanza della Rete da mezzogiorno di oggi Papa Benedetto XVI è su Youtube, con una serie di videoclip messi a disposizione dai media vaticani. "Quello di oggi - si legge sul sito della Radio Vaticana - è un giorno che scrive una nuova pagina di storia per la Santa Sede".

(Fonte: Tiscali Notizie)

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