venerdì 23 gennaio 2009

Bossi: Giusto dialogare con Pd

Roma, 23 gen. (Apcom) - Spiega di averglielo detto a Berlusconi: “Devi fare come me”. Umberto Bossi, leader della Lega, si gode il primo sì del Parlamento alla riforma federale, raccogliendo i frutti dell'impegno a far dialogare maggioranza e opposizione, e a Libero annuncia: il prossimo passo è il “federalismo demaniale”.
“Stretto dalla realtà - spiega il Senatùr - ho deciso di chiamare il Pd al ministero, da me”. Lì, aggiunge, “abbiamo lavorato punto per punto. Io ti do questo, tu mi dai quello”. Certo, ammette, “all’inizio perdi un po’ di tempo, poi capisci che è giusto così. È stato molto importante lavorare con la sinistra. Senza il loro aiuto eravamo ancora bloccati in commissione”. Insomma, le riforme si fanno con il dialogo: è questo lo strumento che il premier deve usare se vuole portare a casa quella della giustizia. “Deve provarci. È vero che il federalismo è una cosa che i cittadini volevano a tutti i costi” ma “spero lo faccia. Senza andare alle calende greche, a un certo punto bisogna decidere, ma io ci proverei”.
Incassato il sì, toccherà poi al ministro dell’Economia fare la sua parte. Con una “nuova battaglia”, quella sul “federalismo demaniale”. Ovvero, spiega Bossi, “ridare ai comuni tutte le proprietà che lo Stato si è preso”. Quanto ai conti sul federalismo, Bossi nega di aver inviato una lettera a via XX settembre: “Balle. Tremonti è un amico, mica ho bisogno di scrivergli le lettere, io”. Il titolare dell'Economia, d’altronde, “ha detto che lo farà. Comunque noi seguiremo tutto con molta attenzione per evitare che sia smontato da un’altra parte”.

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