giovedì 26 febbraio 2009

Il Pd non è in calo e Dario batte Walter

Nessun calo per il Partito Democratico dopo le dimissioni di Walter Veltroni. Anzi, il Pd è stabile al 29,5% dal 26 gennaio. In esclusiva su Affaritaliani.it i risultati - in controtendenza rispetto agli altri sondaggisti - di Nicola Piepoli, presidente di Consortium. La fiducia in Dario Franceschini segretario è al 34%, sei punti sopra il suo predecessore.
"I dati del 23 febbraio confermano il gradimento nel presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e nell'esecutivo di Centrodestra, entrambi stabili al 50%. Veltroni in una settimana, grazie alle dimissioni, è salito di tre punti percentuali al 28. Ma il neo-segretario dei Democratici Franceschini ha un gradimento nettamente superiore: 34%.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto, da lunedì 9 febbraio la maggioranza è ferma al 51%. Il Popolo della Libertà vale il 41%, la Lega Nord il 9 e l'Mpa l'1%. Anche se il computo nazionale danneggia il movimento di Raffaele Lombardo, che prendendo 600.000 voti in Sicilia, in realtà, è all'1,5% circa. Il Partito Democratico, nonostante le dimissioni di Veltroni e il cambio al vertice, è stabile al 29,5% dal 26 gennaio scorso. Non è affatto crollato come sostengono i miei colleghi. L'Italia dei Valori è stabile al 6% dal 19 gennaio e l'Udc al 5,5 dal 12 del mese scorso. Rifondazione Comunista si attesta al 2%, salita nelle ultime tre settimane (prima era all'1,5). Il Pdci è stabile all'1% dal 16 dicembre, stesso valore per i Verdi addirittura dall'ottobre 2008. La Destra, infine, è scesa dal 2 all'1,5% rispetto a quindici giorni fa. Le cifre dei partiti sono pietrificate e penso che queste saranno quelle delle elezioni europee".
Il sondaggio Consortium è stato realizzato lunedì 23 febbraio, campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne in base ai parametri ISTAT di sesso, età e macro-area di residenza; metodologia C.A.T.I.

(Fonte: Affaritaliani.it)

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